“Un terremoto occupazionale rischia di abbattersi sulla sanità di Roma e del Lazio. La Fondazione Santa Lucia, punto di riferimento da 64 anni della riabilitazione della Capitale e regionale rischia di chiudere a causa di un enorme dissesto economico che potrebbe portare una delle eccellenze della sanità italiana al fallimento. Si profilerebbe quindi all’orizzonte uno scenario da catastrofe per quasi 1.000 lavoratori a rischio di licenziamento” dichiarano Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute e Valerio Franceschini, segretario provinciale di Roma. “Il Santa Lucia si è distinto fin dalla sua nascita per l’altissima qualità dell’assistenza e per i grandi sforzi nella ricerca e nella formazione. Oggi a causa di una gestione inadeguata il baratro è ad un passo. Abbandonata in passato dalla Regione Lazio come una nave alla deriva tra costi di gestione altissimi, tariffe non consone alla complessità dei pazienti assistiti e mancati raggiungimenti dei budget assegnati sta ora colando a picco zavorrata da un debito mostruoso. Ora si procederà, come annunciato dai vertici della Fondazione dopo l’esito negativo della procedura di composizione del debito, all’avvio del piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione da parte del tribunale. Il Presidente del Lazio Francesco Rocca, nelle cui mani è ancora la delega per la sanità, deve intervenire immediatamente per scongiurare la chiusura del Santa Lucia che oltre alla crisi derivante dai licenziamenti priverebbe l’intera Italia di un punto di riferimento di grandissima qualità per l’assistenza neuro riabilitativa” concludono i sindacalisti.
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