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LAZIO – “Non basta solo dichiarare lo stato d’emergenza: va fatto un piano d’azione forte per garantire alle aziende, ma soprattutto ai lavoratori, un concreto sostegno economico. Dopo la pandemia e la guerra in Ucraina accompagnata da una forte speculazione, ora è la siccità a mettere in ginocchio un’intera economia”.

Il Segretario dell’UGL Lazio Armando Valiani chiede alla Regione Lazio uno sforzo maggiore per contrastare le difficoltà delle aziende e dei lavoratori in questo particolare periodo per il quale è scattato il piano di emergenza: “Un atto dovuto visto che il Lazio è tra le regioni più colpite, con le province di Viterbo, Latina e Frosinone le più sofferenti. Basti pensare che la portata del Lago di Bracciano è a -107 cm, mentre continua a calare quella del Tevere, e in molti comuni della provincia ciociara i sindaci hanno emesso ordinanze di razionamento dell’acqua anche per via di una rete idrica colabrodo che andrebbe risistemata in maniera urgente. Latina con un territorio prevalentemente agricolo ormai è alle strette. Nella provincia pontina ammontano a circa 57.812 le imprese registrate alla camera di commercio e i settori dell’agricoltura e del commercio rappresentano il 46,5% delle imprese”.

È a queste che Valiani chiede di guardare: “E’ fondamentale anche un sostegno economico, con l’abbattimento del cuneo fiscale primo passo per superare la crisi. Non dimentichiamo che ad inizio anno abbiamo firmato un documento proprio con la regione per abbattere sia l’Irap che Irpef. La siccità è il caro energia non stanno colpendo solo il settore agricolo ma anche quello industriale e tra settembre e ottobre saranno molte le aziende che ricorreranno agli ammortizzatori sociali, e le previsioni ci dicono che molte aziende saranno costrette a licenziare. Occorre mettere a punti piani emergenziali per evitare che la crisi diventi strutturale e sociale”.

“Per questo motivo – annuncia Valiani – la prossima la UGL Lazio scriverà al Presidente per aprire un tavolo permanete di crisi con tutte le parti sociali per iniziare a ragionare sugli eventuali sviluppi dell’emergenza”.